Come vivono i bambini nel Villaggio Mondobimbi

Visita nel centro Mondobimbi Tafita

Andrea Sangiovanni – gennaio 2013

Una delle prime sensazioni visitando il Villaggio è quella della grande organizzazione di tutte le persone che vivono e lavorano all’interno, adulti e bambini.

Purtroppo la mia presenza nei primi giorni ha in qualche modo sollevato curiosità nei bambini, ma dopo diversi giorni passati a fare su e giù dalla sala informatica, facendomi vedere come parte dell’organizzazione e quindi non solo “spettatore” della loro realtà, mi ha permesso in alcuni istanti di essere “non visto” lasciandomi quindi intravedere la loro quotidianità. Eccoli allora giocare in giardino, fare gli esami trimestrali in classe, tutti in silenzio, teste chine e penna alla mano, con il maestro che silenziosamente e pazientemente controlla lo svolgimento. Ho visto il fornaio e il suo vice preparare tanti pan-brioches per i ragazzi.

Le camere dei bambini

La domenica in loro assenza mi sono intrufolato nelle loro camerette e ho visto stanze in ordine, armadietti con vestiti puliti e bagni ordinati. Non manca qualche scritta sui muri: chi di noi da piccolo ha resistito?

Quando poi sono tornati ho fatto un giro per vedere come loro ci si trovassero. Stavano facendo le pulizie e puntualmente si sono messi in posa per fare le foto! L’ambiente dellla stanza in comune con altri coretanei mi ha ricordato quando in gita condividevo la stanza con i miei compagni di classe, era molto divertente stare in compagnia.

Gli spazi all’aperto

Un grande spazio protetto permette ai nostri bimbi di giocare. Organizzano partite di calcio, di pallacanestro e di pallavolo, oltre a quelle che normalmente vengono svolte dai ragazzi delle squadre “ufficiali” del Villaggio Mondobimbi.

dagli spazi per giocare che oltre ai campi da calcetto e da pallavolo contano anche ampi spazi soleggiati per giocare e correre macchiati da enormi alberi di mango ed eucalipto.

Le aule medie

Le aule sono costruite con concezione locale, vale a dire con muri di pietre e mattoni e tetto in vondro, tipica pianta essiccata simile a paglia, resistente alle precipitazioni e isolante dai potenti raggi del sole, dotato di un “ombrello” in cima dello stesso materiale lascia defluire l’aria calda. Una scuola dove si punta ad avere tutto, dove non deve mancare nulla, ma dove fin dalla sua concezione lo spreco viene soppiantato dall’esigenza di ottimizzazione dei fondi disponibili. Ecco allora che mi fanno notare come le lavagne, oggetti costosi, fragili e difficili da reperire vengono realizzate in cemento ricoperto da una speciale vernice creata allo scopo.

La scuola elementare

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Il forno e le cucine

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Infermeria