Madagascar: viaggio solidale

Madagascar: viaggio solidale

di Alice Lupi

Mada2014-099__062

Nel 2013 durante il viaggio di andata verso il Sudafrica abbiamo conosciuto Mario, un italiano trapiantato in Madagascar da più di 20 anni il quale ci ha raccontato di questo viaggio solidale che lui propone per aiutare la sua scuola a Tuléar. La meta delle vacanze estive del 2014 era ormai già programmata. Ecco il resoconto del viaggio iniziato il 5 luglio e che si è concluso il 22 luglio.

La partenza è molto stressante! Svegliarsi è un supplizio ma i nostri compagni di viaggio, Marina e Vassili ci aspettano e noi non possiamo tardare. Siamo carichi di valigie colme di materiale scolastico e vestiti da regalare. In aeroporto c’è gente che corre di qua e di là per trovare il check-in nonostante siano le 4.00 del mattino.

Ci imbarchiamo e facciamo uno scalo a Parigi per tre ore. Saliamo poi su un altro aereo e diamo il via a dieci noiosissime ore a guardare quel minuscolo schermo sul sedile anteriore proiettare film. Atterriamo, ormai è notte e fa freddo perché è inverno. Benvenuti in Madagascar! Mario e sua moglie Ninie ci aspettano fuori dal ritiro bagagli pieni di euforia. Il mattino seguente visitiamo la capitale: Antananarivo. Gli zebù affiancati dal proprio pastore, i paesaggi con le risaie e i suoi mercati pieni di gente cordiale che scorrazza tra le bancarelle. L’artigianato è la loro specialità. La casa del re è stupenda e lì si può godere di un panorama mozzafiato! Ci spostiamo con un pulmino carico di bagagli e ogni due giorni cambiamo albergo. Ranumafana è un’altra delle nostre mete; è un parco nazionale che conserva piante, volatili, animali e diverse specie di lemuri. Ad esempio nel film “Madagascar” c’è il famoso “Re Julian” che è il lemure con la coda ad anelli bianchi e neri (Lemur Catta), “Maurice” (fedele consigliere del re), un  Aye-Aye e infine il tenero e simpatico “Mortino”, un Microcebus myoxinus ovvero un lemure-topo, il più piccolo della famiglia.

Mada2014-041-_024Un’altra visita veramente piacevole è stata al “Parco dell’Isalo”: è una camminata guidata da un accompagnatore esperto del posto. Si visitano delle piscine naturali che sono un paradiso. Il pranzo è organizzato in mezzo alla foresta… Attenti però ai lemuri che sono ghiotti del nostro cibo! Il pomeriggio termina con una passeggiata nel “giardino” di un hotel molto lussureggiante, Le Relais de la Reine (chiamato così per un famoso sasso a forma di regina situato vicino all’albergo) e con un rilassante massaggio. La cena servitaci è squisita, di ottima qualità e le stanze da letto sono enormi! È un sogno…

Mada2014-041-_003Il “Villaggio Mondobimbi” è la nostra penultima tappa; i soldi del viaggio sono dati in beneficenza a questa scuola che, anche se semplice, è molto bella. È diversa dalle nostre perché mi sembra un luogo più “felice”, dove i bambini si accontentano anche solo di un foglio e dei colori e noi, invece, sempre con quei giochi elettronici in mano che ci stordiscono il cervello. Bambini e ragazzi ci accolgono gioiosi con delle graziose coreografie, ci divertiamo a unirci alle danze e balliamo liberi nella folla di gente. A pranzo gusto un delizioso pollo con riso in compagnia delle alunne che sono gentilissime e pazienti con me, siccome rispetto a loro sono una principiante nella lingua francese! La giornata si conclude felicemente.

Mada2014-099__065Il giorno successivo siamo già su una barca diretta verso Anakao. Alloggiamo in un bungalow situato letteralmente in riva al mare; la particolarità di questi alloggi è che sono privi di acqua corrente e per fare la doccia bisogna utilizzare dell’acqua che è rimasta sotto il sole per tutto il giorno. La spiaggia è addobbata di conchiglie e il mare è splendido, cristallino ma purtroppo non caldissimo. Il parco naturale dei baobab è di una bellezza soprannaturale: la leggenda narra che i baobab, troppo vanitosi della loro bellezza, fossero stati puniti da Dio che li avrebbe capovolti a testa in giù. Effettivamente i rami dei baobab assomigliano a delle radici e questa loro particolarità si può notare maggiormente nella loro stagione “fredda”.

L’isola di Nosyve la raggiungiamo grazie a una piroga a vela, che è una piccola imbarcazione simile a una canoa generalmente associata ai pescatori dell’Africa. L’oceano è calmo e il vento a nostro favore. Osserviamo la natura incontaminata che si estende su tutto l’isolotto: c’è una grande varietà di uccelli che volano liberi e leggeri nel cielo cristallino. Il sole ci scalda con i suoi raggi e, dopo una breve nuotata nella fresca acqua limpida, ci viene offerto del pesce freschissimo appena pescato accompagnato da riso bianco e patate dolci che sono una delizia per il palato. Il tutto è stato cucinato sul momento da due fratelli del posto, amici di Mario. Tornati all’alloggio, ci rilassiamo un po’ in spiaggia fino a tardo pomeriggio.

Mada2014-099__201Il cielo si tinge e diventa scuro come il manto nero piumato di un corvo. Per arrivare al “ristorante” dobbiamo fare qualche metro camminando sul bagnasciuga e delle persone ci accompagnano con delle torce. La cena è ottima e abbiamo l’opportunità di assaporare una deliziosa aragosta la cui carne è “tenerissima”!

Il ritorno è uno dei più emozionanti della mia vita. Saliamo su una piroga nella più completa oscurità e per tutta la durata del viaggio tengo gli occhi rivolti al cielo. Milioni di stelle affollano il nero sopra le nostre teste illuminandolo con splendore, rimango estasiata ammirando la Via Lattea che incornicia il passare di qualche stella cadente. Una bellezza soprannaturale che probabilmente non mi capiterà mai più nella vita.

La mattina ci svegliamo presto, le balene non aspettano! Ci imbarchiamo su un motoscafo e ci dirigiamo verso il largo dell’oceano. Intravediamo tra le onde una pinna, poi una maestosa figura imponente innalzarsi dall’acqua per poi rituffarcisi e schizzare ovunque. La pancia bianca, il dorso grigio e l’enorme massa di questa creatura mi affascina e mi spaventa allo stesso tempo. La natura è una cosa meravigliosa!

Mada2014-042-_017Le valigie sono pronte e sono ormai già passate due settimane da sogno. Mario e Ninie ci accompagnano all’aeroporto, ma con nostra grande sorpresa abbiamo perso l’aereo e abbiamo ancora un ultimo giorno da passare nella capitale lontani da casa. La nostra ultima visita ha luogo in una riserva in cui preservano le specie tipiche del Madagascar. In fondo ne è valsa la pena perdere il volo perché è uno zoo molto bello.

Il ritorno mi rende triste perché ho vissuto tante emozioni positive e non ho voglia di ritornarmene alla mia vita monotona e noiosa. I panorami con i suoi paeselli, il cibo tipico, gli zebù, la gente cordiale e soprattutto il sorriso dei bambini al nostro arrivo alla scuola non lo dimenticherò mai perché è stata un’esperienza unica. Grazie di tutto Mario e Ninie per averci fatto scoprire molte vite euforiche nelle bellezze del Madagascar e speriamo che con i fondi del nostro viaggio possiamo dare un piccolo contributo per l’istruzione dei bambini e donargli un futuro migliore. Mi auguro di non avervi annoiato con il mio articolo e… che state aspettando? Il Madagascar vi attende!

Per informazioni sul viaggio solidale, adozione a distanza e eventuali offerte libere consultate il sito.

GALLERIA FOTOGRAFICA DI VASSILI

News Senza categoria VITA DELL'ASSOCIAZIONE

Pranzo Madabimbi

Save the date! Domenica 10 Novembre presso la sala 77 del Circolo ARCI di S.Lazzaro di Savena (BO) in Via Bellaria 7  grande pranzo di beneficienza per sostenere la nostra […]

Read More
News Senza categoria VITA DELL'ASSOCIAZIONE

burraco!

La primavera è in arrivo e Madabimbi torna con un nuovo evento, per coinvolgere amici e sostenitori con un pranzo ed un torneo di burraco. Per chi ancora non ci […]

Read More
Annunci News VITA DELL'ASSOCIAZIONE

Pranzo di beneficenza

Domenica 19 Novembre 2023 grande pranzo per i nostri bambini ricordando Beppe Macrì! Al Circolo ARCI S.Lazzaro a S.Lazzaro di Savena in Via Bellaria, 7 ! Potete trovare tutte le […]

Read More